Nato nel 1962 a Tortengo e mai morto, Danilo Doninelli vive a Ginevra dal 1983, dove lavora come geologo.

Sebbene abbia sempre scarabocchiato con il feltro nero su piccoli fogli effimeri, è grazie ad un quadernetto da disegno offertogli a Natale da sua figlia (2015) che nei due terzi del cammin di sua vita, ha deciso di trasformare il suo salotto in un atelier di pittura e di rendere visibile su più ampia scala ciò che immagina.
Ecco dunque il risultato ... un'ondata di mostri intrecciati in uno spazio intemporale. Per lui, mentre disegna, passato, presente e futuro non esistono più, il tempo è condensato nel momento stesso.

Ciò che produciamo è l'elaborazione della nostra coscienza in relazione alla nostra percezione del mondo e non l'imitazione di quest'ultimo. Questo è il motivo per cui questi mostri difformi rivelano la realtà unica di DaniDoni.
Le seguenti due famose citazioni illustrano bene questo fenomeno:

Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe.
- Albert Camus

L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
- Paul Klee

Divertitevi,
DaniDoni